Il retrobottega, nasce dall’idea di rendere fruibili, attraverso la formula winebar, gli eccellenti prodotti di salumeria e macelleria che i signori Travagli propongono nel loro negozio situato in via Cortevecchia nel cuore della città di Ferrara sino dal lontano 1966.
Il progetto che ho sviluppato, ha previsto di creare un’apertura che dal retrobanco della salumeria-macelleria, passando attraverso un locale tecnico intermedio, mettesse in comunicazione l’esistente alla nuova unità immobiliare acquisita che si affaccia attraverso tre vetrate apribili di generose dimensioni, al salotto più esclusivo della città "piazza municipale" sede tra l’altro di molti dei numerosi eventi culturali che Ferrara ospita durante tutti i periodi dell’anno.
La poca profondità a disposizione in rapporto ad una sufficiente lunghezza, poteva sembrare in prima analisi un limite in senso progettuale, ma in realtà si è rivelato lo stimolo che mi ha portato a progettare il tutto in modo molto più creativo, non più il classico banco e retrobanco, bensì un oggetto di design contemporaneo, ergonomico e votato al visual merchandising che racchiude in sé tutte quelle peculiarità necessarie per raggiungere gli obiettivi precedentemente condivisi con i miei clienti.
Il manufatto è costituito da un telaio strutturale, realizzato attraverso l’uso di tubolari d’acciaio spazzolato a sezione quadrata che permettono ai cavi elettrici di raggiungere in modo pulito, senza alterare l’estetica dell’insieme, qualsiasi punto da alimentare elettricamente.
Nella parte più bassa, troviamo il banco in legno di castagno massiccio, dotato di un piano in lastre di marmo bianco di Carrara, ricoprente l’intera parte superiore e realizzato ad un unico livello, rendendosi così, particolarmente adatto a somministrazioni creative e scenografiche, più in alto sono appese ad un ‘apposito elemento a pettine, le coppe in cristallo per la degustazione dei vini, mentre immediatamente al disopra di queste, troviamo una mensola, sempre in legno di castagno massiccio che ospita la principale esposizione di bottiglie di vini proposti in vendita.
Continuando a salire verso l’alto, arriviamo nella parte più alta, della struttura, dov’è agganciato l’assortimento dei salumi.
La luce, pensata anch’essa già nelle primissime fasi progettuali, proprio per il ruolo primario che riveste nel design d’interni è generata da microplafoniere led di tonalità calda (3000 gradi k) che inserite anch’esse nella struttura portante metallica, generano lame di luce dalla duplice funzione ; illuminare a dovere i piani operativi e di consumazione, ma soprattutto, per usare un termine tecnico “lavare” in modo appropriato tutti i prodotti esposti, rivestendoli della giusta importanza.
Degno di nota è il dettaglio del doppio ruolo rivestito dalle coppe per la degustazione dei vini, queste, illuminate da un etereo flusso di luce dorata prodotta dalle microplafoniere sopracitate, nascoste immediatamente al di sopra di queste, trasformano il cristallo dei bicchieri in originali diffusori di luce.
Il cliente, all’interno del locale, trova di fronte a sé, alle spalle degli operatori, una serie di lavagne che oltre a riferire le proposte enogastronomiche del giorno, diventano anche una sorta di diario di bordo dove i gestori, raccontano ai loro avventori, aneddoti, episodi goliardici di attualità, avvenimenti prossimi a venire, insomma, trasmettono in modo personale, l’amore per il proprio lavoro e la volontà di umanizzare l’esperienza d’acquisto dei propri clienti.
Riassumendo, il progetto dell’elemento di arredo, è stato sviluppato con il concetto” face” a tutta facciata, come un muro espositivo, luminoso per ottenere la massima visibilità ed il massimo impatto emozionale, soprattutto sui passanti che si trovano a frequentare la piazza esterna.
Bergamini e Zucchini
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